Articoli bollettino Parrocchiale Stampa

Dal bollettino parrocchiale del giugno 1953

 

Mons. Domenico Urbani


decorato con la croce al Valore Militare

Domenica 24 maggio, a Udine, nella Caserma del 76°- regg. Fanteria - alla
presenza del Prefetto e di altre autorità, il colonello Cassone ha consegnato a
Mons. Domenico Urbani la croce al Valore Militare
attribuitagl i sul campo durante la campagna d'Africa, -alla quale don Urbani partecipò come Cappellano delle nostre truppe.


Ecco la motivazione:« In tre giorni di durissimi combattimenti,

si prodigò nell'adempimento della sua alta missione, sempre presente
dove più grave era il pericolo,

coadiuvando il personale sanitario nel trasporto dei feriti al posto di medicazione.

Sidi el Barrani (A.S.  8, 9, I0, 11, Dicembre 1940.)



 

 

 

Dal Bollettino parrocchiale del .gennaio 1949.

Conferimento di medaglia d'Oro Il 4 Novembre al piccolo Goi Lucio fu conferita la medaglia d'oro alla memoria del papà Alberto caduto da eroe sul fronte russo.
In occasione della venuta ad Osoppo per le celebrazioni -del '48, il Ministro Gonella, scorse fra i presenti anche il piccolo Goi che portava appuntata
sul petto la medaglia, dopo averlo abbracciato gli disse che non si sarebbe dimenticato di lui e difatti pochi giorni dopo, da Roma, gli indirizzava il
seguente telegramma: « A te e tua mamma rinnovo mio commosso cordiale saluto ben lieto se potrò conoscere e soddisfare qualche tuo desiderio »

 

Dal bollettino parrocchiale del dicembre 1954

4 Novembre

Con le tradizionali cerimonie é stato anche quest'anno celebrato il 4 Novembre. Bisogna però dire che. almeno a giudicare dalle apparenze,

la data non è più sentita come una volta. Eppure è tanto densa di significato e di ricordi!

Il prossimo anno ricorre il decimo anniversario della fine dell'ultima guerra (seconda guerra mondiale)e questo avvenimento speriamo serva a mobilitare
tutti i reduci e combattenti delle due guerre per una degna celebrazione di
ringraziamento e di affettuoso ricordo dei commìlitoni che non hanno fatto ritorno.

 

 

 

 

 

Dal Bollettino parrocchiale del luglio 1973


Il 29 luglio a sella S. Agnese ha avuto luogo una manifestazione indetta dal gruppo ANA di Ospedaletto in occasione del quarantesimo anniversario di sua fondazione.

E' stata una di quelle feste che solo gli alpini sanno organizzare, che riescono sempre bene affratellando ufficiali e soldati, veterani e bocia e che, come al solito, si tramutano sempre in una festa popolare.
Rappresentanze di diversi gruppi di sezioni ANA si sono incontrati prima ad Ospedaletto dove, con la deposizione di una corona al monumento, hanno reso omaggio ai caduti,

quindi hanno raggiunto sella S. Agnese dove, nel frattempo, erano giunte numerosissime comitive.

La manifestazione ebbe inizio con la celebrazione della messa al campo officiata da don Alfonso Gattesco e accompagnata da un gruppo corale con canti appropriati.
Al termine un rappresentante della sezione ha letto la preghiera dell'alpino ed il celebrante ha benedetto il nuovo gagliardetto fungendo da madrina la sig.ra Anzilutti-Bertossi Franca, sposa di un alpino disperso nella campagna di Russia.

Il discorso ufficiale è stato tenuto dal prof. Enrico Busa seguito dalla folla attenta e commossa.

A cerimonia ultimata, sui prati circostanti e nelle rustiche abitazioni montane adiacenti, i convenuti hanno consumato il rancio, un gustoso e abbondante menù preparato dagli alpini dell'ottavo di stanza a Venzone.

Poi qualche ora in familiare, cameratesca allegria.

 

 

 

Dalla pubblicazione del 75° della sezione di Gemona.


Nella ricorrenza del 40° di fondazione, nel 1973, il gruppo di Ospedaletto ha
inaugurato il nuovo gagliardetto. Dopo la cerimonia di benedizione, il socio Prof. Enrico
Busa ha tenuto il discorso ufficiale e quindi i numerosi convenuti si sono incontrati
a Sella Sant'Agnese.

A lato, bozza della cartolina-invito e manifesto, progetto di Ercolino Casolo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal bollettino parrocchiale del luglio 1955


 

 

 

 

 

Sezione Combattenti e Reduci di Ospedaletto


APPELLO

Abbiamo chiesto ed ottenuto ospitalità dal Bollettino Parrocchiale,per poterci più facilmente rivolgere a tutti gli

ex Combatenti e Reduci di Ospedaletto. E da qui il Consiglio di Sezione vuol lanciare una proposta che la si potrà attuare solo se troverà consenzienti i compagni d'arme di tutte le guerre.
I1 nostro monumento ai Caduti consiste in una semplice lapide deteriorata.

L'opera sarebbe veramente bella, ma c'è di mezzo la spesa, in se non rilevante,ma pur gravosa per le nostre modeste possibilità: L. 500.000. Ma ora ci domandiamo:Non dobbiamo fare un sacrificio
per i nostri compagni morti? Oltre quaranta sono caduti nella guerra 1915-18
e un'altra ventina non ritornarono dalle guerre successive.

Siamo partiti  assieme, abbiamo condiviso il martirio delle trincee,i pericoli,i dolori, le ansie di giornate che non vorremmo neppur ricordare, le sofferenze e le privazioni della prigionia.Ma noi abbiamo avuto la fortuna di ritornare, loro no. Ed ora, noi i fortunati ci limiteremo solo a ricordarli in feste
chiassose e a compiangerli con sterili espressioni verbali e non sapremo fare un
sacrificio ner loro a cui la triste sorte
ha chiesto il supremo sacrificio della vita?

A Ospedaletto di ex Combattenti e Reduci, presenti o all'estero, ne siamo in diverse centinaia e che sarebbe se, magari nel periodo di  più mesi, versassimoun migliaio di lire' ciascuno?  Ciò per modo di dire, cioè per mettere una sommae non per stabilire una quota.
A noi sembra che dovrebbe essere dovere di noi Combattenti e Reduci e opera nostra il monumento da erigersi ai
commilitoni e, in caso contrario, non parliamone più di affettuose memorie, ma diciamo:                                                                        Ognuno s'arrangi e a chi là tocca peggio per lui ».
Una mano sul cuore e... alla prova lo spirito di cameratesca solidarietà con i
commilitoni che il tormento della guerra travolse e stroncò!

Dall'umore che incontrerà questa nostra proposta verranno prese le decisioni,  ne abbiamo fiducia però,

con la comprensione ed il consenso di tutti, di poter realizzare questo omaggio ai Caduti, nel decimo anniversario della fine dell'ultima guerra mondiale.

 

 

 

Il Consiglio di Sezione Combattenti e reduci di Ospedaletto.                                         sopra:  il bozzetto, su Progetto dell'architetto Della Mea.

 

 

 

Dal bollettino parrocchiale di marzo 1956

Monumento ai Caduti

La Sezione Combattenti e Reduci
di Ospedaletto ha ultimato la prima
parte dei lavori dell'erigendo monumento ai Caduti.

Resta da fare la parte più costosa
e cioè la collocazione dei marmi con
i relativi nomi dei Caduti e altre opere di rifinitura.

 

Dal bollettino parrocchiale del gennaio 1957

 

Commemorazione
del 4 Novembre

Nella ricorrenza del 4 Novembre è stato inaugurato il nuovo Monunento ai Caduti,fatto erigere dalla Sezione Combattenti e Reduci,e per questa circostanza riuscì quest'anno particolarmente solenne la commemorazione rievocante la fine della prima guerra mondiale.

Autorità, ex combattenti e scolareche, che si erano radunati in piazza,alle 10,30 in corteo, preceduti dalla Banda e da un picchetto armato di Alpini del Battaglione Gemona, convennero in Chiesa. per assisterv ialla Messa solenne e quindi alla funzione di suffragio.

Seguì poi la benedizione del Monurnento, il taglio del nastro da parte
della più anziana madre d'un caduto. Sig.ra job Lucia, e la deposizione delle corone presso le lapidi ricordanti i morti nelle ultime guerre.

Il Cav. Lido Brollo, in rappresentanza del Sindaco Sen. Fantoni, tenne il discorso commemorativo.

Nella serata ebbe luogo il tradizionale rancio a cui, interverrne, in fraterna e cameratesca allegria, quasi un centinaio di ex combaltenti e reduci.

 

dal bollettino,parrocchiale del giugno 1962

 

Degne onoranze ad un caduto

Tutta la popolazione di Ospedaletto ha reso omaggio alle spoglie mortali
del caporale alpino Tarcisio Gubiani decorato al V. M., caduto in combattimento il 6-5-1942 a Milijeno in Jugoslavia.

Le spoglie sono state accolte sulla piazza del paese e trasportate nella sede della Sezione Combattenti e Reduci, trasformata in camera ardente.Per tutta la giornata e la notte seguente, a turno, gli ex Combattentie Reduci hanno vegliato le gloriose spoglie.
Riverente e commovente è stato l'omaggio della popolazione che in mesto pellegrinaggio si è soffermato dinanzi alla piccola bara avvolta nel tricolore per una preghiera. Quindi, in corteo, le spoglie portate a braccia da un ex combattente con ai lati la scorta di altri due ex compagni d'arma e dal picchetto della 72a Compagnia Alpini di Gemona comandati da un sottufficiale.

Al seguito i parenti, le autorità con il Sindaco on. avv. Fantoni attorniato dai consiglieri comunali e le rappresentanze con bandiera della Sezione ANA, famiglie caduti in guerra, dei mutilati, dei combattenti, dei carabinieri in congedo. della Guardia di Finanza, Sezione Alpini, il gagliardetto di Venzone, di Trasaghis, e tutta la popolazione di Ospedaletto.

Le esequie nella Chiesa parrocchiale sono state eseguite dalla cantoria locale. Alla benedizione delle spoglie il silenzio fuori ordinanza ha reso più commovente e più suggestivo il rito
seguito immediatamente da « Stelutis Alpinis » mentre i bimbi dell'Asilo deponevano sulla piccola bara ognuno un mazzetto di fiori.
Dinanzi al Monumento dei Caduti, il presidente degli Alpini in congedo della Sezione di Gemona magg. Venchiarutti ha pronunziato un breve e toccante discorso sottolineando la figura dello scomparso.

Infine formatosi nuovamente il corteo le sacre spoglie sono state trasportate al cimitero comunale e tumulate in apposito loculo, mentre i lenti rintocchi della campana rendevano più solenne e commosso l'affettuoso estremo saluto al valoroso Tarcisio Gubiani.

 

 

 


dalI bollettino parrocchiale del Dicembre 1968

DAL DIARIO DI 25 ANNI FA

Novembre 20: I giovani « reduci » hanno fatto celebrare una S. Messa cantata all'altare della Madonna per implorare la di Lei materna prote-zione, sui compagni meno fortunati chenon hanno potuto rivedere ancora le loro famiglie.

Dicembre 8: Festa dell'Immacola-ta. L'ora dell'oscuramento e del co-prifuoco, la presenza di truppe e tan-te altre cose, ci hanno consigliato di ridurre quest'anno le funzioni serali di preparazione.

Pur nondimeno la festa fu celebrata con fervore e per numero di S. Comunioni e per la par-tecipazione dei fedeli alle funzioni.

Dicembre 26: Per iniziativa del gruppo Donne di A.C. vennero orga-nizzati oggi due turni di adorazione privata, per ricordare soprattutto i giovani parrocchiani prigionieri e internati raccomandandoli alla protezione divina, intercedere aiuto e protezione sulla nostra povera ed umliata patria e la pace al mondo sconvolto.

Febbraio 1: Viene istituita la guardia civica. Tutti i giovani, in turno,devono montare la guardia durante la notte e disimipegnare il servizio di ronda.

Marzo 18: Vengono di nuovo richia-mati alle armi i giovani nati nel 1923 - 23 - 25. Come al solito nessuno risponde.

Aprile 7: Venerdì Santo. A causa delle attuali contingenze di guerra e per l'impossibilità di tenere altro percorso che non fosse la via nazionale, non ha potuto effettuarsi la processione,però larga fu la partecipazione dei fedeli alle funzioni e questo anno abbiamo davvero l'impressione di essere ritornati ai tempi in cui la
fede era più sentita e praticata.

Aprile 25: Per i continui atti di sa-botaggio compiuti da ignoti viene af-fisso un manifesto in cui è reso noto che saranno prese misure di severe repressioni.



dal bollettino parrocchiale del dicembre 1968

Nel cinquantenario
della Vittoria


Il quattro novembre, cinquantesimo anniversario della fine della prima guerra mondiale, la sezione locale degli ex combattenti e reduci ha organizzato la festa commemorativa.

E' stata celebrata una santa Messa in suffragio di tutti i caduti delle guerre combattute in questo lasso di tempo e venne deposta una corona al monumento che queste vittime ricorda.

Poi gli ex combattenti, onorati anche dalla presenza del Sindaco del Comune, si sono riuniti in agape fraterna per rievocare ,assieme le dolorose esperienze sofferte sui vari fronti di guerra.





Sul video


Mercoledì, 20 novembre, alla TV dei ragazzi è stato trasmesso un dramma storico del Trabucco che ci ha interessato da vicino perchè rappresentava una eroica vicenda vissuta
durante l'invasione austriaca, nella prima guerra mondiale, da don Michele Martina, allora parroco e sindaco di S. Stino di Livenza, dalla sorella Maria e dall'eroico capitano Tarcisio Martina (Mons. Martina).